Sanremo è #Sanremo2023 – Le dichiarazioni e le ultime notizie dalla conferenza stampa del 9 febbraio 2023.

Sanremo è Sanremo, edizione 2023. Come ogni anno, l’Italia televisiva si ferma per assistere alla manifestazione musicale ideata nel 1951 e diventata nel corso degli anni l’evento televisivo per eccellenza che attira milioni e milioni di spettatori, spesso poco interessati alla gara in sé e più a tutto il contorno e a tutto il chiacchiericcio.

In questa nostra rubrica raccoglieremo tutte le dichiarazioni più interessanti tratte dalla conferenza stampa, tra risposte spiazzanti e altre più scontate o diplomatiche date dal conduttore e direttore artistico Amadeus, dalla dirigenza Rai e da tutti i partecipanti questo amato/odiato carrozzone del quale non riusciamo a farne a meno.

Questa la sintesi della conferenza stampa di giovedì 9 febbraio 2023.

FESTIVAL DI SANREMO 2023 | Gli Ascolti della serata

Il responso Auditel sulla seconda serata del Festival di Sanremo 2023 è ancora una volta estremamente positivo, pur se con un calo rispetto alla stessa serata di un anno fa.

  • Sanremo Start (dalle 20.45 alle 21.15) – 12.278.000 spettatori e il 48,97% di share;
  • Prima parte (dalle 21.20 alle 23.55) – 14.087.000 spettatori e il 61,07% di share;
  • Seconda parte (dalle 0.00 alle 1.40) – 6.281.000 spettatori e il 65,67% di share;
  • Dato netto (dalle 21.20 alle 1.40) – 10.545.000 spettatori e il 62,30% di share.

Queste le parole di Stefano Coletta a commento di questi dati:

L’ascolto ci ha sorpreso molto di più rispetto alla prima serata. È una conferma della sintonizzazione avvenuta al debutto. È un dato straordinario: il picco di spettatori è stato durante l’esibizione di Gianni Morandi in Uno su mille (16,7 milioni di spettatori alle 21.42), mentre il picco di share è stato del 71,21% durante la lettura della Top 5 della sala stampa. Chi è coinvolto nella narrazione di questo Festival, si è ripresentato puntuale in questo racconto fra momenti targettizzati verso il pubblico tipicamente generalista (Al Bano-Morandi-Ranieri), ma c’è stata attenzione anche sui momenti extramusicali

Quindi, è intervenuto Amadeus:

È una giornata particolare perché sentire certi numeri fa un certo effetto. Ovviamente, il lavoro si fa affinché sia apprezzato e si traduca in numeri importanti ma alla vigilia non avrei mai pensato di migliorare i dati dell’anno scorso. È una vittoria di tutte le persone che salgono su quel palco e che permettono alla Rai di godere di questi numeri. Anche i temi sociali che portiamo hanno un’importanza incredibile. Ho visto persone in platea con le lacrime dopo l’intervento di Drusilla Foer e Pegah Moshirpur su quanto sta accadendo in Iran. Quanto ad Al Bano, Gianni Morandi e Massimo Ranieri, sono tre supereroi della musica italiana e mi fa piacere che ci sia stato un pubblico così grande e di tutte le età per loro. Ognuno ha condiviso 50 anni della propria vita con l’altro e vederli abbracciati mentre cantano e giocano insieme è una fotografia che non sbiadirà mai nella storia del Festival di Sanremo…

FESTIVAL DI SANREMO 2023 | Il monologo di Angelo Duro

L’intervento di Angelo Duro, avvenuto nella tarda serata di ieri, ha suscitato diverse polemiche da parte degli spettatori, soprattutto sui social. Alla domanda di Luca Dondoni de La Stampa, Amadeus ha risposto così:

Conosco Angelo Duro e ha un seguito notevole. Non siamo abituati a questo tipo di comicità. Chiaramente, aver detto di spegnere il televisore e di riaccenderlo dopo la fine del suo monologo non era una battuta. Lo riporterei sul palco… sapevo cos’avrebbe portato. Come ho portato degli artisti anomali in gara al Festival di Sanremo, volevo portare anche qualcosa di anomalo dal punto di vista dello spettacolo. Sapevo che avrebbe diviso

A lui si è aggiunto Stefano Coletta:

Ho colto un doppio registro reattivo. C’era una parte di platea che aderiva allo stile di Duro e un’altra parte che dissentiva. Quando si fa show bisogna monitorare quelli che sono i fenomeni. Amadeus mi parlava di Angelo Duro già dal suo secondo Festival… è un fenomeno che usa un linguaggio molto forte, che per questo motivo è andato in fascia notturna…

FESTIVAL DI SANREMO 2023 | L’intervento di Fedez

Paolo Giordano de Il Giornale ha chiesto a Stefano Coletta un’opinione in merito all’intervento di Fedez sulla Costa Smeralda, durante il quale ha strappato una foto del viceministro Galeazzo Bignami in cui è ritratto con una divisa nazista. Queste le parole del direttore dell’Intrattenimento Prime Time:

Non eravamo a conoscenza della performance. L’artista, come ha dichiarato, ci aveva comunicato un’idea ma che, poi, l’avrebbe cambiata. A nome della Rai, ritengo che la libertà sia un diritto sacrosanto che debba esprimersi attraverso tutte le forme d’arte e ogni forma di pensiero. Sempre a nome della Rai, però, mi dissocio nettamente dagli attacchi personali che Fedez ha portato con la sua performance e, soprattutto, con la sua gestualità. Non è più libertà quando si tratta di un attacco personale nei confronti di un viceministro del nostro Governo. Non possiamo sottolineare che questo tipo di attacchi, quando vanno sul personale, non sono ammissibili sul servizio pubblico…

FESTIVAL DI SANREMO 2023 | La partecipazione di Paola Egonu

Paola Egonu è arrivata in ritardo alla conferenza stampa, iniziata intorno alle 12.20. Poche domande alle quali la campionessa della pallavolo italiana ha risposto in modo semplice e diretto. Ha esordito con queste parole di fronte alla sala stampa.

Sono emozionatissima, come potete vedere e sentire. Ancora non ci credo. Non vedo l’ora!

Quindi, alla domanda sul contenuto del suo monologo:

Il monologo l’ho scritto io. Come ho detto prima, mi racconto. Non ho preso spunto dall’episodio avvenuto ai Mondiali. Ho cercato di raccontarmi a 360°…

Alla domanda di Giulia Bertollini di SuperGuida TV in merito alle sue recenti dichiarazioni, Egonu ha tenuto a fare diverse precisazioni:

Non ho abbandonato l’Italia. Ho scelto di andare in Turchia per crescere sportivamente. Non ho avvertito più rispetto in Turchia che in Italia. Non ricordo di aver mai detto che non sarei mai più tornata in Italia se le elezioni le avesse vinte Giorgia Meloni. Quanto alla frase sul condannare un figlio di colore all’infelicità, le mie parole sono state travisate. Ho soltanto espresso una preoccupazione alla luce di quello che era successo in America, quando è scoppiato il movimento Black Lives Matter, perché al posto di George Floyd avrebbe potuto esserci mio fratello o mio figlio. Io non sono infelice…

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