Sanremo è #Sanremo2023 – Le dichiarazioni e le ultime notizie dalla conferenza stampa del 10 febbraio 2023.

Sanremo è Sanremo, edizione 2023. Come ogni anno, l’Italia televisiva si ferma per assistere alla manifestazione musicale ideata nel 1951 e diventata nel corso degli anni l’evento televisivo per eccellenza che attira milioni e milioni di spettatori, spesso poco interessati alla gara in sé e più a tutto il contorno e a tutto il chiacchiericcio.

In questa nostra rubrica raccoglieremo tutte le dichiarazioni più interessanti tratte dalla conferenza stampa, tra risposte spiazzanti e altre più scontate o diplomatiche date dal conduttore e direttore artistico Amadeus, dalla dirigenza Rai e da tutti i partecipanti questo amato/odiato carrozzone del quale non riusciamo a farne a meno.

Questa la sintesi della conferenza stampa di venerdì 10 febbraio 2023.

FESTIVAL DI SANREMO 2023 | Gli Ascolti della serata

Il responso Auditel sulla terza serata del Festival di Sanremo 2023 è molto positivo, con lo share che è ancora molto alto a fronte di una platea che è cambiata dal maggio 2022.

  • Sanremo Start (dalle 20.44 alle 21.19) – 12.278.000 spettatori e il 49,2% di share;
  • Prima parte (dalle 21.25 alle 23.31) – 13.341.000 spettatori e il 57,2% di share;
  • Seconda parte (dalle 23.40 alle 01.59) – 5.584.000 spettatori e il 58,4% di share;
  • Dato netto (dalle 21.25 alle 01.59) – 9.240.000 spettatori e il 57,6% di share.

Queste, come sempre, le parole del direttore dell’Intrattenimento Prime Time Stefano Coletta, che ha snocciolato i dati d’ascolto.

Anche la terza serata ci fa tornare ai dati del 1995. Ieri sera, però, l’offerta complessiva era molto diversa dalle altre sere. Da maggio 2022, l’Auditel esclude dalla rilevazione la platea non riconosciuta, che afferisce ad una piccolissima quota della quale non era possibile rilevare cosa stessero guardando. Spiace dire a qualcuno che, se il metro di rilevazione fosse stato lo stesso dell’anno scorso, comunque questa sarebbe stata la terza serata migliore dal 1995. Il picco di ascolto è stato di 15,2 milioni di spettatori (ore 21.35, per la presentazione di Tananai), mentre quello di share è stato del 64,5% (ore 1.55, durante il monologo di Alessandro Siani).  Se diventa discutibile il confronto con le edizioni precedenti, bisogna dire che è molto cambiato il rapporto con la televisione lineare. Cambia la fruizione perché noi continuiamo a parlare dei dati contabili della TV generalista, ma dovremmo parlare anche delle altre modalità in cui si fruisce del Festival e l’innovazione è uno degli obiettivi del servizio pubblico…

FESTIVAL DI SANREMO 2023 | I Giovani e le donne sul palco

Il direttore artistico Amadeus ha risposto a due domande in particolare sugli elementi fondanti dei sui Festival: l’ampia presenza di artisti giovani e la girandola di co-conduttrici.

Sui giovani, in particolare, sono stati rimarcati i loro piazzamenti nelle ultime posizioni della classifica:

Me ne sono reso conto anch’io. Quando porti dei ragazzi dalla Primavera e hai campioni in squadra, è molto più difficile che giochino da titolari. Però, per loro è un’esperienza pazzesca e l’esempio migliore è dato da Tananai, che quest’anno sta facendo un Sanremo meraviglioso. Io, però, a loro dico di pensare di essere sul palco più importante della musica italiana e al percorso che faranno in futuro. Dobbiamo dare visibilità ai giovani a prescindere dalla classifica e ognuno di loro mi dice che sta vivendo un sogno

La seconda domanda è stata posta da Maria Elena Barnabi di Gente, in particolar modo sul fatto che queste co-conduttrici portino dei monologhi quasi a voler giustificare la loro presenza sul palco dell’Ariston.

Non c’è l’obbligo di dire qualcosa. Una co-conduttrice viene a Sanremo ed è libera di dire, non dire e cosa dire. Non ho mai consigliato loro cosa dire e cosa fare. Siccome, in passato, si diceva che le donne venissero a Sanremo soltanto per fare le vallette, allora ho voluto, fin dal mio primo Festival che venissero, eventualmente, per denunciare qualcosa o per evidenziare qualcosa dal punto di vista femminile

FESTIVAL DI SANREMO 2023 | La partecipazione di Chiara Francini

Chiara Francini sarà la quarta ultima co-conduttrice ad alternarsi sul palco dell’Ariston (domani ci sarà nuovamente Chiara Ferragni). L’attrice toscana si è riallacciata così alla domanda di Barnabi posta ad Amadeus:

Davvero è nato tutto con una grandissima libertà. Anzi, in questo caso sono stata proprio io ad esprimere per prima il desiderio di portare questo monologo. Sanremo è come se fosse un altro componente della famiglia e la modalità con cui Amadeus si è approcciato, sia di caratura che di pancia, ricorda una modalità d’approccio molto familiare. È un dialogo che ha il sapore del nido, del riunirsi di fronte ad una tavola per seguire questa manifestazione che è un po’ l’acquasantiera dell’Italia

Alla domanda sul contenuto del suo monologo, Francini ha così risposto:

Penso che si possano veicolare dei messaggi in cui credo, dato che il monologo l’ho scritto io. Sono dei messaggi che riguardano la mia storia personale umana e me come donna. Qualsiasi cosa si porti, la politica la si fa sempre, non necessariamente quando si parla di politica, ma anche con un monologo leggero

FESTIVAL DI SANREMO 2023 | Il Festival lontano dalla Rai

In queste settimane, Striscia la notizia (che sta intervenendo spesso in sala stampa con le caustiche domande di Enrico Lucci ma che ieri è stato presente anche con l’inviato di Rai Scoglio 24 Pinuccio, autore di diversi servizi – spesso pretestuosi – contro il servizio pubblico) ha rilanciato la notizia per cui il Festival di Sanremo possa non essere più organizzato dalla Rai sulla base di una decisione del TAR.

Il sindaco di SanremoAlberto Biancheri, ha cercato di puntualizzare la questione:

Devo fare un chiarimento: è arrivata un’e-mail da parte di un gruppo che organizza eventi che ha manifestato il proprio interesse ad organizzare il prossimo Festival. Non ci sono offerte economiche. Stiamo vivendo un momento pazzesco e vorremmo parlare di questa cosa nelle sedi opportune. Quanto al TAR, non ci ha dato nessun obbligo di effettuare un bando per l’assegnazione del Festival. Anzi, attualmente c’è un ricorso al Consiglio di Stato

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