Linea Blu – Ventinovesima e ultima puntata del 5 dicembre 2020 – La Sicilia e il Mediterraneo.

Ventinovesimo e ultimo appuntamento stagionale con Linea Blu, il programma di Raiuno dedicato al mare, al suo ambiente e a tutto ciò che lo circonda, tornato con la 26° edizione, sempre con Donatella Bianchi e Fabio Gallo. L’appuntamento è per tutti i sabati dalle 14 alle 15 fino alla fine del mese di novembre.

“Linea Blu” lascia spazio a “Linea Bianca”

Oggi va in onda l’ultima puntata della stagione. Da sabato prossimo il mare lascia il posto alla montagna di Linea Bianca, che andrà avanti fino al prossimo mese di aprile, per poi lasciare di nuovo spazio a Linea Blu.

Linea Blu | Ventinovesima e ultima puntata | 5 dicembre 2020 | Temi e mete

In questa puntata un viaggio in Sicilia, tra culture millenarie, storie di epiche battaglie, tesori di biodiversità. Si parte dalle spiagge bianche di San Vito Lo Capo, terrazza affacciata sul Mediterraneo, per poi raggiungere uno dei luoghi più suggestivi della Sicilia, la tonnara di Scopello. Qui, per oltre otto secoli, si è lavorato uno dei tesori del nostro mare, il tonno rosso, una specie che unisce nella tradizione tutti i popoli che vivono sul Mediterraneo. 

Protagoniste anche le suggestive immagini sub con un relitto di epoca romana ricchissimo di reperti, da poco ritrovato sui fondali dell’isola di Ustica, e altri tesori nelle acque di Levanzo, teatro della battaglia tra romani e cartaginesi. Telecamere sotto la superficie del mare anche a Favignana per raccontare la rigogliosa colonia di gorgonie rosse. Infine, a Mazara del Vallo, per mettere a fuoco una delle realtà di pesca commerciale più importanti e complesse del Paese, in attesa che i pescatori mazaresi sequestrati in Libia possano far ritorno alle proprie famiglie.

Fabio Gallo è a bordo della prima motovedetta a propulsione ibrida per la vigilanza della Guardia di Finanza.

Linea Blu | Edizione 2020

L’obiettivo principale di “Lineablu” è quello di sviluppare la cultura del mare, con le sue potenzialità economiche e sociali, ponendo sempre grande attenzione ai problemi ambientali e alla sicurezza, valorizzando le diverse tradizioni marinare e i luoghi di un’Italia insulare talvolta dimenticata. Un mare diverso, un mare fonte di lavoro e di vita, per lo più sconosciuto alla maggior parte dei nostri telespettatori. Si cerca anche quest’anno di raccontare gli 8.000 chilometri di coste italiane, tra paesaggi e storie al fine di rafforzare la cultura del mare.