Linea Blu – Ottava puntata del 26 giugno 2021 – Flumendosa.

Ottavo appuntamento stagionale con Linea Blu, il programma di Raiuno dedicato al mare, al suo ambiente e a tutto ciò che lo circonda, che è tornato con la 27° edizione, sempre con Donatella Bianchi e Fabio Gallo. L’appuntamento è per tutti i sabati dalle 14 alle 15 fino alla fine del mese di novembre.

Linea Blu | Ottava puntata | 26 giugno 2021 | Temi e mete

La puntata ci porta a visitare  uno dei fiumi più importanti della Sardegna: il Flumendosa. Si percorrerà a ritroso il corso del fiume, dalla foce fino alla sorgente, sul Massiccio del Gennargentu. Ma prima di iniziare la navigazione si andranno a vedere i fondali davanti a Capo Ferrato per perlustrare

un relitto, quello del Salpi, nave cargo silurata il 9 febbraio 1942 da un sommergibile Alleato, che oggi giace a 60 metri di profondità divisa in due tronconi posizionati parallelamente. Iniziando la risalita del fiume, si incontrerà subito una zona Sic (sito di interesse comunitario), area fondamentale sia per la biodiversità ma anche per l’economia locale.

L’acqua infatti ha reso questi luoghi ideali per la coltivazione di agrumi, oggi uno dei motori economici della zona. Ma il Flumendosa, con le sue acque, rappresenta anche un’altra grande risorsa per il territorio. Il fiume è in più punti imbrigliato da dighe che sopperiscono sia al rifornimento idrico per irrigazione sia all’approvvigionamento elettrico. Lungo la risalita si incontrerà Sadali, un piccolo borgo medievale a 700 metri di altezza.

La sua peculiarità è proprio la presenza importante dell’acqua del Flumendosa, nel sottosuolo e in superficie, anche dentro l’abitato. Nelle vicinanze, si andrà poi a vedere le Grotte is Janas: avvolte da un alone di mistero, le grotte, lunghe 240 metri, richiamano antiche favole di fate. Fabio Gallo si troverà sul Flumendosa per una giornata di acquatrek (trekking acquatico).

Linea Blu | Edizione 2021

L’obiettivo principale di “Lineablu” è quello di sviluppare la cultura del mare, con le sue potenzialità economiche e sociali, ponendo sempre grande attenzione ai problemi ambientali e alla sicurezza, valorizzando le diverse tradizioni marinare e i luoghi di un’Italia insulare talvolta dimenticata. Un mare diverso, un mare fonte di lavoro e di vita, per lo più sconosciuto alla maggior parte dei nostri telespettatori. Si cerca anche quest’anno di raccontare gli 8.000 chilometri di coste italiane, tra paesaggi e storie al fine di rafforzare la cultura del mare.