“Linea verde radici” – Seconda puntata del 17 luglio 2021. Temi e mete.

In vacanza Daniela Ferolla e Marcello Masi con “Linea Verde Life“, i sabati estivi di Raiuno, per otto puntate, vedono due spin off del programma. Entrambi condotti da Federico Quaranta, uno è “Linea Verde Tour“(un progetto, realizzato in collaborazione con RaiCom, che si prefigge di dare alle Regioni uno spazio narrativo per raccontare in profondità territori ricchi di storia e tradizioni, miti e leggende), in onda dalle 12 alle 12:25.

L’altro è “Linea Verde Radici” ( le puntate saranno confezionate con uno stile a metà tra il reportage on the road e il docu-reality e saranno incentrate su più temi: ambiente, natura ed economia, ma anche Made in ltaly, tradizioni e gastronomia.E’ anche il racconto del rilancio dell’economia italiana. Il programma si offre come una vetrina per le aziende che nel tempo hanno valorizzato il territorio circostante), in onda dalle 12:25 alle 13:25.

Linea Verde Tour lo trovate QUI

Linea Verde Radici | 17 luglio 2021

Il secondo viaggio di oggi ci porta in Sardegna, nella provincia di Oristano. Dalla Penisola del Sinis, in quella che un tempo fu l’antica città di Tharros, scopriremo, da un meraviglioso sito archeologico, tutti i popoli che abitarono questa zona: Nuragici, Fenici, Cartaginesi, Bizantini, Romani.

Per conoscere meglio il primo popolo che

abitò la Sardegna, i Nuragici appunto, andremo a scoprire alcune aree di grande interesse: il Nuraghe Losa, uno dei meglio conservati della regione, dove ascolteremo anche suonare un sardo d’eccezione, Moses Concas; il pozzo sacro di Santa Cristina, un’architettura sorprendentemente perfetta; e le sculture dei Giganti, realizzate durante l’età del Ferro, e che rappresentano una dei ritrovamenti archeologici più importanti di tutto il Mediterraneo.

Alla civiltà nuragica sono anche legate delle scoperte che riguardano la sfera agricola. Infatti, recenti rinvenimenti alimentari hanno attestato che è stato proprio questo popolo a coltivare per primo il melone e a produrre un vino molto simile alla Vernaccia. Ma il viaggio proseguirà andando anche a visitare la vecchia Miniera di Montevecchio, un sito industriale fondamentale per tutta la Sardegna. Lì, un’azienda rimasta in vita per 150 anni, aveva realizzato una sorta di metropoli mineraria; una città, insomma, in cui i minatori, oltre a lavorare, vivevano con le loro famiglie.

Il viaggio si conclude nel borgo di Bosa, famoso per due comparti economici: quello dell’industria conciaria e quello della pesca.