“Linea verde radici” – Puntata in prima serata del 1 settembre 2021 – Storie dalla Terra..

Il lavoro settimanale di Federico Quaranta e della squadra di Linea Verde, nelle sue diverse varianti, viene da anni costantemente premiato dal pubblico televisivo per la qualità e la fluidità dello straordinario racconto del nostro territorio e di tutto ciò che ci circonda. Come una sorta di “premio” per gli ottimi ascolti estivi, questa sera in prima serata su Raiuno, va in onda una puntata speciale di Linea Verde Radici.

Linea Verde Radici | Speciale in prima serata | 1 settembre 2021 | Storie dalla Terra

Il viaggio di Federico Quaranta sarà un attraversamento dell’intera Sicilia, dai crateri dell’Etna alle isole Egadi. Persone, volti, maestri d’ascia, pescatori, ognuno di loro racconterà il proprio legame con l’Isola. E poi gli artisti da Roy Paci, a Moses Concas, Tinturia, Afio Antico, che avranno come teatro templi greci, uliveti e piantagioni

di fichi d’India.

Lo scopo del viaggio è quello di scoprire quali siano le radici della civiltà mediterranea, dal punto di vista storico, culturale, scientifico; un viaggio alle origini di tutte le storie. La partenza è dalla cima dell’Etna, il vulcano dei vulcani, “a muntagna” per i siciliani. La voce di un vulcanologo condurrà fino alle origini dell’Etna e quelli che sono conosciuti come i faraglioni di Aci Trezza, legati al mito di Ulisse e alla leggenda di Polifemo, altro non sono che primordiali eruzioni, emerse dal fondo del mare.

Sarà quindi Verga, il primo degli scrittori a scandire le tappe di un viaggio che dal mare giungerà nell’entroterra, tra i desertici calanchi di Centuripe, seguendo il corso del fiume Simeto. Ma la Sicilia è anche terra di lavoro e fatica: le miniere del sale di Petralia Soprana, una cattedrale bianca nascosta nelle viscere della montagna e poi le solfatare, drammaticamente raccontate da Sciascia e Pirandello.

Il cammino porterà Federico a scoprire che una parte delle nostre radici si nasconde tra le pieghe delle leggende e dei miti, che rivivono nei reperti archeologici della valle del Platani: il misterioso castello di Mussumeli, la necropoli di Sant’Angelo Muxaro, le Grotte della Gurfa e l’incanto dei templi di Selinunte.

Una delle cifre più intense del racconto non potrà che essere nella Valle del Belice, dove un tragico terremoto devastò molti paesi di montagna. Tra questi, Gibellina, che diventerà, tra le mani del genio di Alberto Burri, un’opera d’arte a cielo aperto, il Cretto. Il viaggio terminerà a Marettimo, la più lontana delle isole Egadi dove il Mediterraneo esprime al massimo personalità e bellezza. In fondo è lui il crocevia di infinite culture, la culla della civiltà Occidentale, il custode di tutte le storie e il padre delle nostre radici.