Linea Verde – Quindicesima puntata del 2 gennaio 2022 – Temi e anticipazioni.

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Quindicesima puntata con la stagione 2021-2022 in onda come ogni domenica alle 12:20, di Linea Verde, il programma di Raiuno dedicato all’agricoltura, all’ambiente e a tutto ciò che lo circonda. Alla conduzione confermato Beppe Convertini, con al suo fianco Peppone.

Linea Verde Domenica

La Domenica il programma conferma la sua vocazione di programma itinerante nei territori nazionali attraverso il racconto della moderna agricoltura italiana.

Una trasmissione che, partendo dal campo attraversa tutte le fasi della filiera fino al mercato, riuscendo a focalizzarsi sui temi di maggior attualità del settore.

Linea Verde | Quindicesima puntata 2 gennaio 2022

La puntata ci porta in una Ciociaria decisamente diversa dallo stereotipo rurale e contadino. Pur non trascurando le tradizioni e le eccellenze di un patrimonio gastronomico che regalano a questa parte del basso Lazio una identità forte, il viaggio di Beppe Convertini e Peppone questa volta si concentra sulle attività imprenditoriali che negli ultimi anni hanno saputo imporsi non solo a livello nazionale ma anche oltre i nostri confini. Un esempio è il famoso prosciutto di Guarcino, che viene esportato in tutta Europa.

Sempre a Guarcino, l’incontro con Federica che, dopo aver concluso la sua esperienza come chef alle Isole Canarie, è tornata al suo paese per produrre i famosi amaretti apprendendo il segreto della ricetta originale dalle ultime depositarie anziane. Saranno poi i Monti Ernici ad indicare la direzione lungo la quale da sud a nord Beppe e Peppone si muoveranno lungo le loro pendici.

La partenza è dal borgo medioevale di Alvito e proseguirà a Veroli dove incontreranno una donna, Lucia, famosa panettiera del luogo, che manda avanti l’antica azienda di famiglia produttrice del caratteristico pane del paese, così come sono quattro le donne che impastano il torrone di Alvito che per le feste è arrivato sulle tavole di francesi, belgi e soprattutto inglesi.

Non meno interessante la parte speleologica: si entrerà nelle Grotte di Collepardo dove una recente installazione di luci ad accensione programmata miscelate alla luce solare regala emozioni uniche, e si camminerà sul bordo del Pozzo d’Antullo, una dolina profonda 70 metri e larga 150, dove fino ai primi del ‘900 venivano calate pecore e capre per mangiare sul fondo erba fresca.

Sempre a Collepardo si parlerà di erbe officinali e della loro distillazione, eredità della sapienza dei Certosini della Certosa di Trisulti, l’abbazia fondata nell’anno Mille da San Domenico di Sora e restituita alle visite del pubblico dallo scorso novembre.

Mito, mistero e leggenda, infine, si incontrano ad Alatri davanti alle possenti mura ciclopiche, volute dal dio greco Crono diventato per i romani Saturno, dio dell’agricoltura e delle sementi.