Linea Verde Estate – Quinta puntata del 1 agosto 2021 – Temi e anticipazioni.

Quinto appuntamento alle 12:20 su Raiuno con Linea Verde Estate, il programma che propone una vera e propria edizione estiva, con puntate completamente inedite. Alla conduzione nella versione estiva ritroviamo, per il secondo anno consecutivo, Marco Bianchi e Angela Rafanelli.

Linea Verde estate

Come sempre i conduttori andranno in cerca dei tesori della nostra campagna tra storia, arte, gastronomia e innovazione! Protagonisti dell’edizione estiva sono i paesaggi agricoli. Il programma in questi tre mesi vuole accentuare la sua vocazione al racconto degli itinerari rurali.

Linea Verde estate | Quinta puntata 1 agosto 2021

La quinta puntata di oggi è un viaggio a Scilla, lungo la Costa Viola, in Calabria, un tratto di litorale, stretto tra le montagne dell’Aspromonte e il mar Tirreno, così profondamente pervaso dal mito, incredibili giochi di luci e magie di colori, un

mare cristallino.

Una tradizione senza tempo: al porticciolo di Chianalea, attendendo l’arrivo dei pescherecci, il fascino della pesca al pesce spada, una vera e propria caccia in cui l’astuzia dell’uomo si confronta con la forza e la velocità del pesce, e le prelibate ricette della Signora Concetta.

Paesaggio e mito: proteso sullo stretto di Messina, storia e leggende del maestoso castello Ruffo, una delle più suggestive fortificazioni della Calabria. Dalle Grotte Marine di Tremusa, eloquenti testimonianze geologiche di milioni di anni fa, ai terrazzamenti dell’agricoltura e della viticoltura eroica: nel cuore dell’Aspromonte, alla scoperta delle bellezze del Parco Nazionale.

La “calabrese” che fece della musica la sua più grande provocazione: in vespa per le vie di Bagnara Calabra, il paese natio di Loredana Bertè, una delle maggiori interpreti femminili della storia musicale del nostro paese e personaggio simbolo della battaglia femminile. Non è bella la vita dei pastori in Aspromonte, d’inverno, quando i torbidi torrenti corrono al mare, e la terra sembra navigare sulle acque: a Solano Superiore, con il pastore Nicola, l’allevamento delle pecore e la produzione del canestrato, prelibato formaggio dalla crosta dura e scura e dal gusto aromatico ed intenso.

Una crescita rigogliosa grazie a un microclima unico, l’utilizzo di pali esclusivamente di castagno a sostegno della pianta, un ingrediente fondamentale della tradizione culinaria locale: a Gambarie, a 1260 metri sul livello del mare, nel meraviglioso contesto del rifugio Biancospino, la coltivazione del fagiolo pappaluni, esclusivo dell’Aspromonte. Un prezioso gioiello incastonato tra le rocce del monte Sant’Elia: a Palmi, circondati da un magnifico scenario naturale, la leggenda dello scoglio dell’ulivo.