Linea Blu – Quinta puntata del 29 maggio 2021 – Flumendosa, in Sardegna.

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bluQuinto appuntamento stagionale con Linea Blu, il programma di Raiuno dedicato al mare, al suo ambiente e a tutto ciò che lo circonda, che è tornato con la 27° edizione, sempre con Donatella Bianchi e Fabio Gallo. L’appuntamento è per tutti i sabati dalle 14 alle 15 fino alla fine del mese di novembre.

Linea Blu | Quinta puntata | 29 maggio 2021 | Temi e mete

La puntata ci porta alla scoperta di uno dei fiumi più importanti della Sardegna: il Flumendosa. Si percorrerà a ritroso il corso del fiume, dalla foce fino alla sorgente, sul Massiccio del Gennargentu. Prima di iniziare la navigazione lungo il fiume, esploriamo i fondali davanti a Capo Ferrato per scoprire

il relitto della Salpi, nave cargo silurata il 9 febbraio 1942 da un sommergibile Alleato, che oggi giace a 60 metri di profondità divisa in due tronconi posizionati parallelamente.


Iniziando la risalita del fiume, si incontrerà un’area fondamentale sia per la biodiversità ma anche per l’economia locale. L’acqua infatti ha reso questi luoghi ideali per la coltivazione di agrumi, oggi uno dei motori economici della zona. Il Flumendosa, con le sue acque, rappresenta anche un’altra grande risorsa per il territorio. Il fiume è in più punti imbrigliato da dighe che sopperiscono sia al rifornimento idrico per irrigazione sia all’approvvigionamento elettrico.

Lungo la risalita ci si troverà a Sadali, un piccolo borgo medievale a 700 metri di altezza. La sua peculiarità è proprio la presenza importante dell’acqua del Flumendosa, nel sottosuolo e in superficie, anche dentro l’abitato. Nelle vicinanze si trovano anche le Grotte Is Janas. Avvolte da un alone di mistero, lunghe 240 metri, richiamano antiche favole e le loro protagoniste, le fate. Fabio Gallo è anche lui si trova sul Flumendosa per una giornata di acquatrek (trekking acquatico).

Linea Blu | Edizione 2021

L’obiettivo principale di “Lineablu” è quello di sviluppare la cultura del mare, con le sue potenzialità economiche e sociali, ponendo sempre grande attenzione ai problemi ambientali e alla sicurezza, valorizzando le diverse tradizioni marinare e i luoghi di un’Italia insulare talvolta dimenticata. Un mare diverso, un mare fonte di lavoro e di vita, per lo più sconosciuto alla maggior parte dei nostri telespettatori. Si cerca anche quest’anno di raccontare gli 8.000 chilometri di coste italiane, tra paesaggi e storie al fine di rafforzare la cultura del mare.