Linea Bianca – Sesta puntata del 4 febbraio 2023 – Friuli: Carnia.

Nei sabati pomeriggio invernali (e di inizio primavera) di Raiuno è protagonista la montagna con Linea Bianca, giunta alla nona edizione. Sesto appuntamento oggi, nel suo storico orario dalle 14 alle 15, con il programma, condotto da Massimiliano Ossini con la partecipazione di Giulia Capocchi e Lino Zani.

Tremilaseicento piste da discesa per un totale di seimilasettecento chilometri, soffici distese bianche, imponenti vette innevate che fanno da sfondo a una natura incontaminata: si va alla scoperta delle montagne più belle ed affascinanti d’Italia.

Ma non solo neve, curiosità, sapori, personaggi e divertimento: dal fenomeno dei cambiamenti climatici, al dissesto idrogeologico, dal problema della sicurezza in montagna alla tutela e difesa dell’ambiente. Queste, alcune delle interessanti tematiche, di grande attualità, che verranno affrontate nel corso dei diversi appuntamenti che accompagneranno il pubblico in questa edizione.

Linea Bianca | sesta puntata | 4 febbraio 2023

La puntata di oggi ci porta nella Carnia, in Friuli. Si parte dalla vetta del monte Coglians, nel complesso delle Alpi Carniche, a quota 2.780 metri sul livello del mare, e si prosegue alla scoperta delle testimonianze della “Storia”, passata lungo i rifugi sotterranei del presidio difensivo di Torre Moscarda di Paluzza, eretta nel 1200. E ancora, obiettivo sul comprensorio sciistico del monte Zoncolan che offre 11 impianti di risalita, 23 chilometri di piste. Qui Lino Zani si cimenterà in uno dei mestieri di montagna più tipici e faticosi, quello del “gattista”, alla guida del gatto delle nevi.

Maurizio e Silvia, invece, dal loro agriturismo a conduzione familiare immerso nella quiete della natura incontaminata della Valle del But, parlano di preparazione di confetture e marmellate e della loro passione per le due ruote d’epoca.  I fratelli Leita, esperti cembalari, costruttori e restauratori di strumenti musicali, titolari di una bottega artigianale a Prato Carnico, hanno appreso l’arte della lavorazione del legno in famiglia, da bambini, grazie ai nonni e al padre.

Si chiude con la bellezza del presepe che, questo Natale, ha arredato il cuore di Piazza San Pietro a Roma, arrivato dal comune di Sutrio, adagiato sulle pendici del Monte Zoncolan: 18 statue disposte su una superficie di 116 metri quadrati illuminate da 50 punti luce, in un inconfondibile odore di cedro.