Linea Bianca – Sedicesima puntata del 27 marzo 2021 – Courmayeur – Valle d’Aosta.

Nei sabati pomeriggio invernali di Raiuno è protagonista la montagna con Linea Bianca, giunta alla settima edizione. Sedicesimo appuntamento oggi, e ogni sabato dalle 14 alle 15, con il programma, condotto da Massimiliano Ossini con la partecipazione di Giulia Capocchi e Lino Zani.

Tremilaseicento piste da discesa per un totale di seimilasettecento chilometri, soffici distese bianche, imponenti vette innevate che fanno da sfondo a una natura incontaminata: si va alla scoperta delle montagne più belle ed affascinanti d’Italia.

Ma non solo neve, curiosità, sapori, personaggi e divertimento: dal fenomeno dei cambiamenti climatici, al dissesto idrogeologico, dal problema della sicurezza in montagna alla tutela e difesa dell’ambiente. Queste, alcune delle interessanti tematiche, di grande attualità, che verranno affrontate nel corso dei diversi appuntamenti che accompagneranno il pubblico in questa edizione.

Linea Bianca | 16° puntata | 27 marzo 2021

La puntata di oggi è un viaggio tra le vette e i passi dell’amicizia, a Courmayeur, in Valle d’Aosta. Quota 3.934 metri sul livello del mare: sul Colle del Peuterey, nella straordinaria cornice del Monte Bianco, il tetto d’Europa, una spettacolare apertura di puntata con Ossini e Lino Zani. “Niente panico si continua a correre”: sul ghiacciaio del Monte Bianco, invece, ci sono Franz Rossi e Giovanni Storti, autori di un libro divenuto un cult, l’elogio dell’amicizia e della passione per la corsa.

Il cane da salvataggio alpino per eccellenza, una storia affascinante di cui si trovano tracce dei precursori già ai tempi degli antichi Romani: in Val Veny, un allevatore racconta caratteristiche, indole e curiosità dei meravigliosi cani San Bernardo, razza simbolo delle Alpi. Le capre, inseparabili compagne di vita, e poi gli asini, i cani e tutto ciò che la tiene in contatto con la natura: a Nus, la curiosa storia di Marzia Verona, blogger e scrittrice, animata da una grande passione per gli animali.

Un’affumicatura leggera con un battuto di erbe aromatiche, una lenta rosolatura allo spiedo su enormi bracieri, alimentati da fuoco di legna di alberi proveniente dall’alta Valle del Gran San Bernardo: a Saint-Oyen, la storia dello “jambon” italiano, il tipico prosciutto valdostano cotto alla brace.

Una superficie di oltre 50.000 m2, oltre 150 alberi, tra questi meravigliosi esemplari monumentali come la maestosa sequoia gigante della California: a Châtillon, la prepotente bellezza del parco del Castello Gamba, insieme armonioso di viali, rocce levigate dal ghiacciaio, prati e boschi.