Linea Bianca – Seconda puntata del 7 dicembre 2019 – Il territorio del massiccio dell’Adamello.

Nei sabati pomeriggio invernali di Raiuno è protagonista la montagna con Linea Bianca, giunta alla sesta edizione. Secondo appuntamento oggi, e ogni sabato dalle 14 alle 15, con il programma, condotto da Massimiliano Ossini con la partecipazione di Giulia Capocchi e Lino Zani.

Tremilaseicento piste da discesa per un totale di seimilasettecento chilometri, soffici distese bianche, imponenti vette innevate che fanno da sfondo a una natura incontaminata: si va alla scoperta delle montagne più belle ed affascinanti d’Italia.

Ma non solo neve, curiosità, sapori, personaggi e divertimento: dal fenomeno dei cambiamenti climatici, al dissesto idrogeologico, dal problema della sicurezza in montagna alla tutela e difesa dell’ambiente. Queste, alcune delle interessanti tematiche, di grande attualità, che verranno affrontate nel corso dei diversi appuntamenti che accompagneranno il pubblico in questa edizione.

Linea Bianca | 2° puntata | 7 dicembre 2019

Un viaggio nel territorio del massiccio dell’Adamello, al confine tra le province di Trento e Brescia, a cavallo tra la regione Lombardia ed il Trentino-Alto Adige. A quota 2.950 metri sul livello del mare: sulla cima del monte Venerocolo, nella spettacolare cornice delle Alpi Orobie, si vivrà un’emozionante apertura con Massimiliano Ossini, Lino Zani ed una guida alpina.

Arte: a Ponte di Legno, in un bosco secolare, si godrà delle magiche atmosfere create dall’incontro tra musica e ghiaccio. Dall’università della montagna di Edolo all’allevamento delle capre: a San Faustino di Ceto, in una piccola azienda agricola a conduzione familiare, si passerà una giornata in compagnia di Valentino e la moglie Alice. Un millennio di storia camuna: arroccato su uno spuntone di roccia in posizione strategica al centro della valle, a strapiombo sul fiume Oglio e dominante i due versanti opposti della Valle Camonica, si andrà alla scoperta delle bellezze e dei segreti del castello di Breno, costruito presumibilmente prima dell’anno 1000.

“Il re dei formaggi che abita sotto 11 castello”: in un antico rifugio bellico, si racconterà la storia del Brè, formaggio d’eccellenza a pasta dura prodotto esclusivamente nelle malghe del territorio e stagionato 18 mesi nel misterioso intreccio di gallerie che si dirama all’interno del massiccio roccioso. Attualità: sul passo del Tonale, con il personale del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino speleologico, si scopriranno le ultime tecnologie all’avanguardia per il recupero del disperso in valanga.

Linea Bianca | Adamello

Quota 3.769 metri sul livello del mare: sulla cima del monte Cevedale, nella spettacolare cornice del Gruppo dell’Ortles e delle Alpi Venoste, un’emozionante apertura del conduttore con Lino Zani ed una guida alpina. Per non dimenticare: a quota 3275 metri, i tre Cannoni del monte Cevedale, indelebile e maestosa traccia di un periodo significativo per la storia, quello della Guerra Bianca, un conflitto sofferto e sanguinoso che decimò numerosi soldati italiani e austriaci, anche a causa delle condizioni proibitive in cui vivevano i militari. Un susseguirsi di monumenti, portoni ad arco, affreschi e scalinate: tra mito e storia, curiosità, personaggi e antiche tradizioni di Burgusio, caratteristico ed affascinante borgo ai piedi dell’abbazia di Monte Maria.

Dai danni subiti dal patrimonio boschivo per la straordinaria ondata di maltempo, all’abbattimento programmato degli alberi pericolanti, agli evidenti effetti dei cambiamenti climatici sulla fauna locale: nell’area faunistica di Fragges, con un agente della Forestale, alla scoperta delle bellezze del Parco Nazionale dello Stelvio. La transumanza degli animali da ricondurre in valle, il recupero delle antiche razze, un vecchio maso del 400, una vita nella natura, al cospetto dei grandi ghiacciai: sulle verdi colline di Burgusio, una giornata in compagnia di Armin Pirhofer, ex direttore di banca ed oggi eremita di Monte Maria.

La chiesa romanica, unico esempio di basilica a tre navate colonnate della VaI Venosta, la Cappella di S. Egidio, l’antica cripta consacrata nel 1156, il piccolo orto lavorato con cura dai monaci: a quota 1335 metri, nella frazione di Malles, sulla collina che troneggia Burgusio, l’abbazia di Monte Maria, la più alta abbazia benedettina d’Europa.