Linea Bianca – Quarta puntata del 8 gennaio 2022 – Umbria.

Nei sabati pomeriggio invernali (e di inizio primavera) di Raiuno è protagonista la montagna con Linea Bianca, giunta alla ottava edizione. Quarto appuntamento oggi, nel nuovo orario dalle dalle 15:15 alle 16:05, con il programma, condotto da Massimiliano Ossini con la partecipazione di Giulia Capocchi e Lino Zani.

Tremilaseicento piste da discesa per un totale di seimilasettecento chilometri, soffici distese bianche, imponenti vette innevate che fanno da sfondo a una natura incontaminata: si va alla scoperta delle montagne più belle ed affascinanti d’Italia.

Ma non solo neve, curiosità, sapori, personaggi e divertimento: dal fenomeno dei cambiamenti climatici, al dissesto idrogeologico, dal problema della sicurezza in montagna alla tutela e difesa dell’ambiente. Queste, alcune delle interessanti tematiche, di grande attualità, che verranno affrontate nel corso dei diversi appuntamenti che accompagneranno il pubblico in questa edizione.

Linea Bianca | Quarta puntata | 8 gennaio 2022

La puntata di oggi ha per titolo “L’uomo e il territorio, il cuore forte dell’Umbria”. Un’estensione di oltre 30 chilometri, una profondità di 900 metri, 4 punti d’ingresso: la magia della grotta del Monte Cucco, e l’Università degli Uomini Originari di Costacciaro, proprietà collettiva impegnata nella cura e nella tutela del territorio a beneficio delle generazioni future.

Quota 2.448 metri sul livello del mare: al confine tra le provincie di Perugia e Ascoli Piceno, in vetta alla cima del Redentore, con una guida alpina. E ancora, nella spettacolare cornice della Piana di Castelluccio, con la famiglia Brandimarte, riprendendo l’esperienza dei nonni, la consolidata tradizione dell’allevamento dei cavalli e la suggestiva esperienza del trekking.

A Colfiorito 100 ettari di acquitrino dichiarati zona umida di importanza internazionale, uno scenario raro che influenza tutto l’ecosistema della vallata, uno scrigno di biodiversità che ospita centinaia di specie diverse. E per finire 3 piccoli vulcani del diametro di 500 metri attivi circa 265.000 di anni fa, una composizione unica delle rocce paragonabili solo a quelle presenti in altre due parti del mondo: all’interno della Riserva Naturale del Monte Peglia, alla scoperta dell’“ennesimo” tesoro sconosciuto dell’Umbria, quello del Parco Vulcanologico di San Venanzo.